Rosso di Sera - Emotion & Technology. Museo Casa Enzo Ferrari, Modena
Polito Giancarlo - Gusto, innovazione e gusto per l'innovazione
Testo di Genni Ceresani, Fotografie di Vito Corvasce - Archifood
A Modena, un evento multisensoriale dal sapore unico e dalle atmosfere inebrianti organizzato dalla Fondazione GTechnology
“Si dice che l’appetito vien mangiando ma, in realtà, viene a star digiuni!”, fu questa una delle migliori battute del grande Totò che incarnava l’assioma secondo cui il mangiare è davvero uno dei pochi piaceri della vita. Lo hanno potuto sperimentare in diretta gli invitati all’evento “Rosso di sera - Emotion & Technology” organizzato al Museo Casa Enzo Ferrari dalla Fondazione GTechnology che, dopo la presentazione delle proprie attività di ricerca, ha sorpreso il pubblico con una “cena emozionale” dal taglio unico e spettacolare, un momento multisensoriale gestito come fosse uno vero e proprio spettacolo, dotato di una sceneggiatura autonoma dove chef e sommelier ne diventano gli attori e interagiscono tra loro e soprattutto con il pubblico in sala, sostenuti anche da momenti di musica dal vivo e letture di poesie o brani scelti. Un evento curato in ogni minimo dettaglio, dove nulla è lasciato al caso e dove un’attenta regia predispone nel migliore dei modi i vari elementi grazie ai quali stimolare quanto più possibile i cinque sensi degli ospiti presenti.
A un anno dalla sua costituzione, la Fondazione Organismo di Ricerca GTechnology, ente costituito da e per le piccole e medie imprese del territorio con l’obiettivo di divulgare il concetto della opening innovation, ha pensato di promuovere una serata fuori dal comune per condividere con i numerosi invitati i risultati ottenuti e le recenti acquisizioni scientifiche. Dopo il saluto dell’ospite d’onore Santo Versace, amministratore delegato di Gianni Versace Spa e mentore della Fondazione che ha sottolineato fin da subito l’interessante connubio venutosi a creare tra mondo delle imprese e società civile, il presidente della Fondazione, Cristiano Benassati, ha esposto le linee di sviluppo per il prossimo futuro sottolineando come tutti gli utili dell’Ente senza scopo di lucro vengano reinvestiti nel sociale e nella ricerca.
Dopo il convegno è stato servito l’aperitivo “Pit-Stop”, proposto per l’occasione dalla campionessa mondiale di Bacardi Martini Sara Polidori, una pausa di rifornimento prima della cena.
La location d’eccezione, ovvero il Museo Casa Enzo Ferrari da cui è patita la rocambolesca storia di uno dei più grandi italiani del Novecento, è stata attrezzata per l’occasione con tavoli “galleggianti” sistemati tra le pedane delle auto storiche e illuminati dal basso con luci a led.
Naturalmente i prodotti tipici del modenese sono stati i veri protagonisti dell’evento, declinati dall’antipasto al dolce in un percorso sensoriale unico del suo genere; ad ogni portata, diversi abbinamenti di vino per dar via a un viaggio di gusto e profumo raccontato in diretta dallo chef e dal sommelier. Per arricchire ancor più la cura dei dettagli proposta nel corso dell’intera serata, i menu presenti sui tavoli sono stati scritti dai copisti amanuensi del Vaticano utilizzando l’inchiostro viola che usava abitualmente Enzo Ferrari.
Tra le eccellenze proposte dallo chef umbro-pugliese Giancarlo Polito (noto per la sua romanticissima Locanda del Capitano), una Passatina di verdure primaverili con cotechino di Modena croccante ed erbette di campo, un Carnaroli riserva con ragù di anguilla e bavarese di caprino, Faraona in croccante di lenticchie con velo di parmigiano e caramello di Lambrusco per terminare poi con un’Emozione al cioccolato, melanzane e gelato glassato allo stracchino di Modena.
Alessandro Scorsone, uno dei più importanti esperti italiani di vini, sommelier e cerimoniere di Palazzo Chigi, a queste prelibatezze ha abbinato i migliori gru del territorio, dalle bollicine per l’antipasto al passito per il dolce passando per un eccellente Lambrusco.
Luci soffuse e ospiti d’eccezione, dove l’atmosfera è stata resa ancor più suggestiva dal violinista Olen Cesari e dalle performance attoriali dell’artista Roberto Ciufoli, per finire in bellezza, le arie cantate dal tenore Christian Collia accompagnato dal pianista e soprano Yuri Takenaka hanno lasciato gli ospiti incantati ed esterrefatti.
Una cena che si trasforma in una vera e propria esperienza pluriemozionale, dal sapore unico e dall’atmosfera autentica e genuina per un’idea di brand che trascende i confini emiliani per portare la bellezza e la bontà della tipicità enogastronomia di una regione a contatto con il resto del paese.
A un anno dalla sua costituzione, la Fondazione Organismo di Ricerca GTechnology, ente costituito da e per le piccole e medie imprese del territorio con l’obiettivo di divulgare il concetto della opening innovation, ha pensato di promuovere una serata fuori dal comune per condividere con i numerosi invitati i risultati ottenuti e le recenti acquisizioni scientifiche. Dopo il saluto dell’ospite d’onore Santo Versace, amministratore delegato di Gianni Versace Spa e mentore della Fondazione che ha sottolineato fin da subito l’interessante connubio venutosi a creare tra mondo delle imprese e società civile, il presidente della Fondazione, Cristiano Benassati, ha esposto le linee di sviluppo per il prossimo futuro sottolineando come tutti gli utili dell’Ente senza scopo di lucro vengano reinvestiti nel sociale e nella ricerca.
Dopo il convegno è stato servito l’aperitivo “Pit-Stop”, proposto per l’occasione dalla campionessa mondiale di Bacardi Martini Sara Polidori, una pausa di rifornimento prima della cena.
La location d’eccezione, ovvero il Museo Casa Enzo Ferrari da cui è patita la rocambolesca storia di uno dei più grandi italiani del Novecento, è stata attrezzata per l’occasione con tavoli “galleggianti” sistemati tra le pedane delle auto storiche e illuminati dal basso con luci a led.
Naturalmente i prodotti tipici del modenese sono stati i veri protagonisti dell’evento, declinati dall’antipasto al dolce in un percorso sensoriale unico del suo genere; ad ogni portata, diversi abbinamenti di vino per dar via a un viaggio di gusto e profumo raccontato in diretta dallo chef e dal sommelier. Per arricchire ancor più la cura dei dettagli proposta nel corso dell’intera serata, i menu presenti sui tavoli sono stati scritti dai copisti amanuensi del Vaticano utilizzando l’inchiostro viola che usava abitualmente Enzo Ferrari.
Tra le eccellenze proposte dallo chef umbro-pugliese Giancarlo Polito (noto per la sua romanticissima Locanda del Capitano), una Passatina di verdure primaverili con cotechino di Modena croccante ed erbette di campo, un Carnaroli riserva con ragù di anguilla e bavarese di caprino, Faraona in croccante di lenticchie con velo di parmigiano e caramello di Lambrusco per terminare poi con un’Emozione al cioccolato, melanzane e gelato glassato allo stracchino di Modena.
Alessandro Scorsone, uno dei più importanti esperti italiani di vini, sommelier e cerimoniere di Palazzo Chigi, a queste prelibatezze ha abbinato i migliori gru del territorio, dalle bollicine per l’antipasto al passito per il dolce passando per un eccellente Lambrusco.
Luci soffuse e ospiti d’eccezione, dove l’atmosfera è stata resa ancor più suggestiva dal violinista Olen Cesari e dalle performance attoriali dell’artista Roberto Ciufoli, per finire in bellezza, le arie cantate dal tenore Christian Collia accompagnato dal pianista e soprano Yuri Takenaka hanno lasciato gli ospiti incantati ed esterrefatti.
Una cena che si trasforma in una vera e propria esperienza pluriemozionale, dal sapore unico e dall’atmosfera autentica e genuina per un’idea di brand che trascende i confini emiliani per portare la bellezza e la bontà della tipicità enogastronomia di una regione a contatto con il resto del paese.